SOCIOLOGIA - LA SOCIETÀ DI MASSA


Ogni società esistente presenta forme di istituzionalizzazione, socializzazione, disuguaglianza e devianza.

La sociologia è però nata prima di tutto per spiegare e comprendere le specificità della società moderna, cioè quella che si è formata attraverso le trasformazioni legate alla nascita della società industriale.

 

Alcuni studiosi ritengono che solo ad esse aspetti il titolo di "società", e che riferendosi alle forme di vita anteriori sia più giusto utilizzare il concetto di "comunità".

COMUNITÀ= collettività al cui interno i rapporti sono caratterizzati da un alto livello di intimità personale, da legami profondi e da un forte impegno reciproco dei membri che la costituiscono.

Nelle comunità prevalgono modelli d'interazione basati su vincoli di sangue o di vassallaggio, è infatti un contesto caratterizzato da una forte coesione interpersonale.

A partire dal XVII secolo con il Razionalismo e poi l'Illuminismo, l'attenzione si sposta sul singolo e sulla sua capacità di effettuare scelte e stabilire liberamente rapporti in base con chi gli sta intorno.

Si comincia a pensare che la facoltà umana di pensare e agire razionalmente debba diventare un nuovo collante sociale.


solidarietà meccanica → solidarietà organica 


In una società moderna la vita individuale è sempre più amministrata dalla collettività, che coincide però sempre meno con la comunità e sempre di più con lo Stato. Essa è infatti basata sulla razionalizzazione e l'individualizzazione della vita. 

La razionalizzazione comporta l'organizzazione delle varie attività umane collettive nella maniera più efficiente possibile. Essa porta con sé un maggiore controllo da parte della società sui nostri comportamenti.


Frederick Winslow Taylor (1856-1915), ingegnere e imprenditore statunitense, teorizzò per primo un modo diverso di lavorare, fondato sulla ragione e sulla scienza.

Con Taylor si cominciò a parlare esplicitamente di organizzazione scientifica del lavoro, dalla quale deriva la razionalizzazione del processo produttivo. Ai lavoratori si inizia a chiedere:

- un addestramento adeguato;

- una distribuzione delle mansioni e delle responsabilità;

- una netta distinzione tra figure direttive ed esecutive.


La razionalità ha un ruolo fondamentale anche nella burocrazia, come evidenziato da Max Weber. Allo stesso modo chi opera sul mercato, in campo economico, agisce razionalmente, in questo caso in condizioni di rischio. La forma di razionalizzazione dei sistemi di scambio è il denaro (tutto può essere "monetizzato").


Le principali caratteristiche del metodo di razionalizzazione sono:

- l'alto grado di formalizzazione delle procedure e dei linguaggi, cioè fissarli in modo che chiunque possa seguirlo in maniera esatta; mettendole per iscritto se ne sottrae la variabilità;

- il miglioramento dell'efficacia ed efficienza delle azioni, in modo da arrivare agli obiettivi in maniera ordinata e con il minimo dispendio di energie;

- l'universalismo: nella società moderna scienza, diritto e politica contano ugualmente per tutti;

- il carattere impersonale delle azioni, cioè la loro indifferenza rispetto all'elemento umano sia nel settore pubblico sia in quello privato.


In una situazione di tipo comunitario, è la comunità a dare al soggetto i principali punti di riferimento nel corso della vita.

Quando invece sono i legami di tipo societario a prevalere l'individuo è costretto a scegliere da solo il proprio destino: l'individualizzazione implica l'aumento della capacità di autodeterminazione dei singoli, cioè un aumento della loro libertà rispetto alla comunità cui appartengono.

 

 

Per rappresentare graficamente l'individualizzazione, George Simmel ha utilizzato il concetto di cerchia sociale, per il quale ogni individuo è totalmente integrato in ciascuna delle sfere a cui appartiene.

Con il passaggio dalla comunità alla società lo scenario cambia completamente: il soggetto sperimenta modi di vivere autonomi, come lo sono i mondi nei quali egli fa esperienza.

Il "modo di pensare individualizzato" è l'espressione di uno stile di vita caratteristico della società moderna.

autodeterminazione e autonomia morale

responsabilità 


L'individualizzazione ha come effetto collaterale una progressiva omologazione delle persone entro gli standard della società di massa. 

Autodeterminazione significa anche solitudine e mancanza di riferimenti certi; situazioni più facili da superare se si dispongono delle risorse che però non tutti possiedono.


Il fenomeno dell'individualismo è prodotto proprio dalla difficoltà di gestire un'esistenza individualizzata.

I fenomeni di comunicazione di massa sono manifestazioni del bisogno degli individui contemporanei di esteriorizzare il proprio io.

Un'esigenza che sembra essere proporzionale all'incapacità di rispondere alla richiesta di autodeterminazione della società.

Ad esempio mostrasti nei reality show è un modo per non dover investire su un futuro professionale da coltivare con fatica e impegno.

 

Un altro risvolto dell'individualizzazione è l'omologazione attraverso la standardizzazione, cioè l'unico mezzo attraverso cui le istituzioni sono in grado di governare una complessità sociale sempre crescente.

Per società di massa si intende una società in cui le masse hanno raggiunto la ribalta sociale, acquisendo per la prima volta diritti e possibilità, come l'autodeterminazione, prima riservati alla minoranza.

estensione a tutti gli strati sociali di privilegi e diritti

disponibilità economica, partecipazione politica, istruzione


Essa da un lato dà la possibilità di determinare preferenze culturali e scelte politiche dal volere della popolazione, ma dall'altro queste si ripercuotono sull'intera massa producendo effetti omologati.

Si produce dunque una massificazione dei comportamenti e delle persone.

Riguardo alla cultura essa viene solitamente semplificata per la sua omologazione.

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